CONFINI E NO, IL CONTENUTO

.

Il contenuto
CONFINI E NO

.

È la storia di una famiglia che vive in Valtellina negli anni del 1785 al 1815 circa. Le persone si confrontano su fatti e conflitti che sono simbolicamente tratti dalla storia della regione. Le scene presentano momenti umani, familiari e sociali.

Le relazioni interfamiliari sono accompagnate dalla lettura oggettiva di lettere, trattati, dichiarazioni e contratti storici.

“Confini e no” è uno spettacolo teatrale che mette in scena la storia ipotetica di una famiglia valtellinese durante il trentennio dal 1785 al 1815. Aspetti significativi delle comuni radici, relazioni tra uomini semplici e personaggi storici illustri vengono drammatizzati in un contesto moderno e “antinaturalistico”, accompagnato dall’interpretazione letterale di documenti storici e ufficiali (importante il decreto napoleonico di Passariano, del 10 ottobre 1797, con cui la Valtellina e i contadi vengono annessi alla Repubblica Cisalpina) e da canzoni e melodie originali dell’epoca e della valle.

La storia delle due regioni subisce in questo modo una rilettura critica secondo una prospettiva condivisa e proiettata verso il futuro. Divulgare la storia comune, contribuendo nello stesso tempo alla revisione critica della storiografia delle due aree, è uno degli scopi di questa rappresentazione che si avvale della partecipazione di due attori professionisti (Mirton Vajani e Stefano Scherini) e di una ventina di attori provenienti dalle compagnie teatrali locali. Molti di questi sono di “Gente Assurda”, la giovane compagnia di Sondrio che fornisce allo spettacolo anche l’aiuto regista Davide Benedetti.

Sfumati i ruoli classici di prim’attore, sulla scena prendono corpo situazioni e suggestioni molteplici, non di rado intersecatesi tra loro per dar vita a un prodotto che appare “corale” fin dalle prime battute: ognuno ha un posto nella vita, ognuno ha un posto sulla scena dove l’equilibrio sembra essere il bene da salvaguardare. “Se tutti vogliono che tutto resti com’è, e tutti vogliono che tutto cambi”, riflette sullo sfondo la bambina “come si fa a non cambiare qualcosa … e a mantenere tutto com’è?”. Un interrogativo fondamentale, quasi un gioco di parole, che sembra riassumere il senso di un testo che si muove lieve tra confini e no.

.

Ritorna alla pagina:

>>>    CONFINI E NO
>>>    Il testo
>>>    Fotografie
>>>    Le rappresentazioni

.

.